Miele Melassa Pasta densa dolce e zuccherosa pasta reale, nettare,
orsacchiotti piccoli rotondi, pelosi, morbidi con gli occhi neri, lucidi, che si succhiano le dita, si grattano la schiena,
ciotoline di legno piene di latte denso, cremoso
seggioline impagliate, piccoli sgabelli,
grembiulini bianchi e rossi fiocchi nei capelli
letti imbottiti coperte morbide, rosse anche quelle, lenzuoli bianchi, nastrini infilati,
stanzine cubiche finestre quadrate tendine di trina quadrettini al muro. Fuoco nel camino
fuori la neve con le impronte dei piedini tondi degli orsacchiotti.
Campanellini dorati cielo stellato stella cometa,
piccole culle di legno cuccioli addormentati. Gatti che fanno le fusa col pelo lucido, nero col fiocco rosso.
Alberi di Natale pacchettini palline rosse.
Marzapane, omini di neve La tavola apparecchiata le tazze piccoline le frittelle, i bicchieri brillano, acciottolio di piatti. Frutta rubata dai quadri, che spende che sembra di cera. Armadietti di legno con specchi piccoli,
Qualcuno che corre per la casa. Noi bambini, con le calze di lana, gli scarponcini i berretti colorati le sciarpe. Con i pattini per il ghiaccio. Le facce tonde, sorridenti, le sottane gonfie con i fiocchi, le trine. I riccioli. Giochiamo sulla neve fresca.
Gli abeti ricoperti di neve le fate ci guardano A casa sono pronti dei dolci caldi le schiacciatine a forma di pupazzo. La valle piccolina. Torniamo da scuola coi libri in una mano per mano con l'altra. I nostri cagnolini ci corrono incontro. La cassetta delle lettere i biglietti di auguri, la mamma alla finestra.
Poi siamo più grandi leggere libri in un sacco a pelo morbido. Facciamo aquiloni per la primavera. Qualche volta piangiamo. Più raramente giochiamo nella neve e tante cose ancora. I piccoli ricci in letargo e anche le marmotte. E la rondine proprio quella che torna ogni primavera e che la riconosci dal fiocchino rosso.
E gli agnellini e le streghe nere e la notte buia e le piccole candele e gli spettri fuori e i nostri letti caldi e alla mattina le foglie nella cucina i sonnambuli e la neve non c'è più solo campagna
e noi non siamo più bambini senza le calze di lana e non sappiamo che fare e ci guardiamo negli occhi e non c'è la colazione pronta
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