Buon Natale

A Tutte Le Mamme E A Tutti I Papà!

Miele
Melassa
Pasta densa dolce
e zuccherosa
pasta reale,
nettare,

orsacchiotti piccoli
rotondi,
pelosi, morbidi
con gli occhi
neri, lucidi,

che si succhiano le dita,
si grattano la schiena,


ciotoline di legno
piene di latte
denso, cremoso

seggioline impagliate,
piccoli sgabelli,

grembiulini
bianchi e rossi
fiocchi nei capelli


letti imbottiti

coperte morbide, rosse
anche quelle,
lenzuoli bianchi,
nastrini infilati,

stanzine cubiche
finestre quadrate
tendine di trina

quadrettini al muro.
Fuoco nel camino

fuori la neve
con le impronte
dei piedini tondi
degli orsacchiotti.

Campanellini dorati
cielo stellato
stella cometa,

piccole culle di legno
cuccioli addormentati.
Gatti che fanno le fusa
col pelo lucido, nero
col fiocco rosso.

Alberi di Natale
pacchettini
palline rosse.

Marzapane, omini di neve
La tavola apparecchiata
le tazze piccoline
le frittelle,

i bicchieri brillano,
acciottolio di piatti.
Frutta rubata
dai quadri, che spende
che sembra di cera.
Armadietti di legno con specchi piccoli,

Qualcuno che corre per la casa.
Noi bambini,
con le calze di lana,
gli scarponcini
i berretti colorati
le sciarpe.
Con i pattini per il ghiaccio.
Le facce tonde, sorridenti,
le sottane gonfie
con i fiocchi,
le trine.
I riccioli.
Giochiamo sulla neve
fresca.

Gli abeti ricoperti di neve
le fate ci guardano
A casa sono pronti dei dolci caldi
le schiacciatine
a forma di pupazzo.
La valle piccolina.
Torniamo da scuola
coi libri in una mano
per mano con l'altra.
I nostri cagnolini
ci corrono incontro.
La cassetta delle lettere
i biglietti di auguri,
la mamma alla finestra.

Poi siamo più grandi
leggere libri in un sacco a pelo
morbido.
Facciamo aquiloni
per la primavera.
Qualche volta piangiamo.
Più raramente giochiamo nella neve
e tante cose ancora.
I piccoli ricci in letargo
e anche le marmotte.
E la rondine
proprio quella che torna
ogni primavera e
che la riconosci dal fiocchino
rosso.

E gli agnellini
e le streghe nere
e la notte buia
e le piccole candele
e gli spettri fuori

e i nostri letti caldi
e alla mattina
le foglie nella cucina
i sonnambuli
e la neve non c'è più
solo campagna

e noi non siamo più bambini
senza le calze di lana
e non sappiamo che fare
e ci guardiamo negli occhi
e non c'è la colazione pronta

                                                                                                                        

    

 

         

                       

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